lunedì 22 marzo 2010

3° capitolo - Acqua che scorre non porta veleno

Dopo la prima “discussione”, Martin e Larry divennero paranoici.
Ogni movimento sospetto dell'altro ,era la prova inconfutabile che il nemico tramava qualche cosa.
E se Martin spiava Larry accarezzando il fedele schioppo, Larry spiava Martin brandendo il caro vecchio forcone, entrambi compagni fedeli di tante risse verbali e non.
Nonostante le consorti esortassero i fattori a piantarla con questa bambinata ricordando loro che , per qualche pannocchia non sarebbero certo morti di fame, essi si sentivano sicuri che , prima o poi, l'altro avrebbe fatto un errore, un passo falso. E allora sarebbero stati pronti, arma alla mano e saliva alla bocca.
Ghiotta occasione di disputa divenne la messa della domenica mattina.
Ciascuno dei due contendenti cercava di convincere i compaesani seduti dalla sua stessa parte, di quanto l'alto fosse uno sporco ladro.
E, al momento della predica, ogni volta che il prete nominava le parole “ladri”,”furti” o “menzogne”, tutta la comunità era colta da un'improvvisa raucedine, che arrivava persino a coprire la voce del povero curato.
In un paese così piccolo , oltretutto, ogni più piccolo pettegolezzo poteva diventare il fatto del secolo.
Si arrivò ben presto al punto che chiunque dovesse passare davanti alle fattorie non poteva che additare una delle due proprietà come “la casa di un vecchio ladrone”.
La rissa verbale dunque, non si fermò,ed anzi coinvolse il paese al punto che solo il curato ed il primo cittadino, entrambi oltremodo impacciati e per nulla in grado di gestire una tale situazione, furono gli unici due a non essere ancora schierati.
Martin e Larry erano quindi ora più che gasati e motivati dalla loro metà di paese.

Il terzo capitolo è terminato. Per passare al quarto cliccare qui altrimenti per passare alla home page cliccare qui.

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