giovedì 7 gennaio 2010

3 capitolo - Bertolino

Ultimo venerdì del mese:giorno di paga per gli operai della fabbrica.
Lino era stranamente di buon umore;il sogno della notte precedente gli rallegrò la giornata
Si era infatti sognato lo stile di vita che, pensava, lo avrebbe atteso. Si era infatti sognato che, grazie alla somma di denaro ricevuta, avrebbe trascorso una vita senza lavorare vivendo, quindi, di rendita. Il giorno seguente, si presentò alla fabbrica prima del solito, fece qualche complimento all'orrida segretaria del reparto, e si fece consegnare la busta paga. Era, a dir la verità, una somma veramente misera, ma Lino aveva ben altro per la testa…
Tornò a casa nel primo pomeriggio, mise in fretta nella valigia il minimo indispensabile e si incamminò verso la stazione.
Voleva risparmiare su tutto, anche sul tram , pur di poter essere sicuro di poter partire.
Non si godette nemmeno il viaggio. Troppi i pensieri che gli affollavano la mente, troppe le speranze che gli animavano il cuore. Arrivò a Milano all'ora stabilita. Un luogo caotico e grigio. Lino chiese indicazioni ad un uomo sulla cinquantina, brillo,
accasciato sotto il tabellone delle partenze. Il tizio si limitò sfotterlo con aria di sufficienza.
L'enorme via vai di gente dell'ora di punta rese quasi impossibile al Notaio di trovare Lino
Era un uomo basso e grassoccio, più sulla settantina che sulla sessantina, con mani piccole e tozze, con occhi vitrei ed un cranio a malapena coperto da un accurato ma ridicolo riporto.
Fissò Lino per qualche secondo con aria di sufficienza fastidiosa ed infastidita. Si limitòa presentarsi:"Orgoglio Dilani,notaio del signor Van Avel Bertolino".

Il capitolo 3 è terminato. Per continuare con il capitolo 4 cliccare qui altrimenti per ritornare alla home page cliccare qui.

Nessun commento: